Cumiana, Monumento dell'Angelo: Ajelli martedì in Procura

18/05/2013 - 12:01

Il sindaco di Cumiana Ettore Ajelli salirà in procura nella mattinata di martedì 21 (ad assisterlo l'avv. Paolo Bolley). L'ha convocato il sostituto procuratore Ciro Santoriello per chiarire quel che sa sulla questione del Monumento dell'"Angelo del dolore". Il primo cittadino, che ha sempre negato ogni responsabilità, è indagato per "turbata liberà degli incanti".

La stessa contestazione è stata rivolta dal pm anche all'ex assessore al bilancio Claudio Camusso e a Mauro Piccato, l'artigiano villafranchese accusato anche di frode in pubbliche forniture. Entrambi, agli arresti domiciliari da lunedì 13, sono stati interrogati dal giudice Giannone giovedì scorso. Camusso, difeso dall'avv. Fernando Santoni De Sio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Piccato (avv. Sabrina Bianco) ha invece scelto di spiegare le proprie ragioni, chiarendo le tappe di quell'appalto. Per il monumento ai carabineri caduti in servizio, l'amministrazione cumianese aveva messo a bilancio una spesa di 50.820 euro (questa la cifra contenuta nel preventivo di Piccato), ma l'opera, importata dalla Cina, di fatto ne costò circa 7600 euro. Perchè tanta differenza? L'artigiano avrebbe spiegato al gip che a quell'importo andava aggiunta la spesa per il basamento (in pietra di Luserna). Manodpoera compresa, il costo totale si sarebbe aggirato sui 28mila euro. E il resto? «Era il mio guadagno», avrebbe risposto Piccato ribadendo di aver agito sempre in buona fede.

Quanto all'altra vicenda giudiziaria che ha investito la giunta di Cumiana (questa volta per le presunte tangenti legate alla gestione del Palasport), il giudice Gianni Reynaud ha disposto che per Valter Borgiattino, ex-assessore allo Sport e per un breve periodo anche presidente del Consiglio comunale di Cumiana, i "domiciliari" si concludano il 21 maggio, vale a dire 30 giorni dopo il suo clamoroso l'arresto. Per l'ex vice sindaco Simone Boeris, nei guai per la stessa questione, il gip non ha invece ancora dato un termine alla misura cautelare. Boeris, a differenza di Borgiattino, è infatti ancora consiliere comunale e per lui sussisterebbe ancora il rischio di reiterazione del reato.