Al termine dell'udienza, nel tardo pomeriggio di ieri, il giudice Gianni Reynaud ha convalidato l'arresto e concesso i domiciliari a Marco C., meccanico residente in val Pellice, accusato di violenza sessuale.
L'episodio che ha portato in carcere il 32enne risale a martedì 16 aprile. Attorno alle 16 avrebbe immobilizzato con un braccio attorno al collo una ragazza di 27 anni che stava prendendo il sole sulle sponde del Pellice (nel Comune di Campiglione Fenile) e le avrebbe palpeggiato le parti intime. Questa la ricostruzione dei Carabinieri, chiamati direttamente dalla ragazza e da un Carabiniere in pensione, che proprio in quel momento stava pescando nei paraggi: con il suo intervento è riuscito a mettere in fuga l'aggressore, dopo aver lottato con lui. L'uomo è stato rintracciato poco dopo a casa sua a partire dal numero di targa fornito all'operatore del 112 dalla vittima e dal suo soccorritore. Nel frattempo si era lavato e cambiato. Marco C., incensurato, padre di due figli, avrebbe subito ammesso di aver tentato di violentare la ragazza e di non essere in grado di trattenere gli impulsi sessuali. Nell'interrogatorio di ieri, assistito dall'avv. Paola Roberto, ha confessato pure altri due episodi: il 12 febbraio 2011 e l'11 luglio 2012 avrebbe palpeggiato due podiste. L'una sulla panoramica alta di Luserna, l'altra sulla ciclabile di Campiglione. Pm Francesco La Rosa.