Oggi pomeriggio la presidente del Tribunale di Pinerolo Simonetta Rossotti, il giudice Alberto Giannone, i sostituti procuratori Ciro Santoriello e Chiara Maina, incontrano il presidente degli uffici giudiziari di Torino, Luciano Panzani, accompagnato dal procuratore aggiunto Sandro Ausiello.
Due gli argomenti in discussione. Il primo riguarda una possibile proroga che consenta al Palagiustizia pinerolese di continuare a funzionare per un periodo da definire (in ogni caso non oltre i 5 anni) oltre il 13 settembre, per poter così sistemare le complesse questioni logistico-organizzative legate al trasloco e alla ridistribuzione delle piante organiche. A dover valutare la necessità di una simile decisione (che farebbe slittare l'attuazione pratica del decreto legislativo n. 155 relativo alla riforma della geografia giudiziaria), è proprio il presidente del Tribunale accorpante (in questo caso Panzani), sentito anche il parere del sindaco Fassino e del dirigente del tribunale sopprimendo. Secondo tema, i problemi legati alla fissazione delle udienze dopo la data del previsto accorpamento. Perché i decreti di citazione non siano nulli, occorre infatti che rechino giorno, ora e luogo (aula e sezione) di convocazione degli imputati. Elementi di competenza dei giudici torinesi, che per ora i colleghi di Pinerolo non possono indicare. Insomma, incontro interlocutorio, quello odierno, ma di non poco spessore.