Nichelino: in Consiglio il Pd cade a pezzi

13/02/2013 - 10:52

Due lunghe riunioni degli ex Ds per chiedere la testa di Cristina Laface. Minaccia di dimissioni da parte dell'assessore alla manutenzione Carmen Bonino. Assenza dei consiglieri bugliani in aula. Numero legale che manca sulla mozione per ridurre il gettone di presenza ai consiglieri. Clima pesante ieri in piazza Camandona. Le tensioni che pervadono da anni ormai il partito di maggioranza sono scoppiate ieri in maniera fragorosa. Il Pd è sempre più disgregato e disunito. E la guerra che si è aperta tra gli uomini dell'ex onorevole Salvatore Buglio e gli ex Ds rende impossibile prendere qualsiasi decisione. La seduta doveva iniziare alle 17, ma non si è aperta fino alle 18,45. Il gruppo degli ex Ds si è riunito per ben due volte, cercando di trovare una strategia per far saltare l'assessore al Lavoro Cristina Laface, che ricopre anche l'incarico di consigliere comunale a Moncalieri. E proprio dal Consiglio moncalierese partono i guai di Laface. Venerdì ha votato "sì" allo spostamento del traliccio Rai di Borgata Santa Maria in direzione della zona Colombetto di Nichelino. Una scelta che contrasta con i timori dei nichelinesi: 1.000 cittadini avevano firmato due diverse petizioni per opporsi a questo spostamento. Laface, però, ieri non era in Consiglio per un lutto. Assenti anche i consiglieri vicini a Buglio, nel tentativo di far mancare il numero legale, e il loro assessore di riferimento Bonino. Mentre il sindaco, impegnato con il cda dell'Agenzia per la mobilità metropolitana, è arrivato a seduta inoltrata. La mancanza del primo cittadino e di due assessori al momento del question time, ha fatto saltare la discussione di diverse interrogazioni. In un clima già teso, si è diffusa in sala la minaccia di dimissioni da parte di Bonino: se nel bilancio di previsione 2013 verranno tagliati i fondi per la manutenzione del 30-40 %, come preannunciato, lei è pronta a lasciare. Il Consiglio vero e proprio è durato ben poco: la maggioranza si è sfaldata su una mozione di Roberto Olivieri. Il consigliere montiano del gruppo misto ha proposto il taglio del 20 % del gettone di presenza dei consiglieri. Non si è nemmeno arrivati al voto. Dopo la discussione, Franco Ripani (Pd) si è allontanato e ha fatto mancare il numero legale, mandando il Consiglio in seconda convocazione: domani alle 17.