Rinviato al 17 dicembre il processo per la questione car-fluff, interrato nei terreni intorno alla all'Abbazia di Staffarda e scoperto nel 2008. L'udienza era prevista ieri in Tribunale a Saluzzo, davanti al giudice Marco Toscano, ma è slittata per l'impedimento di un legale. Gli imputati sono cinque, tutti hanno già chiesto irrito abbreviato. I nomi: i bargesi Giambartolo Ambrogio (difeso dall'avv. Chiaffredo Peirone) e la moglie Maria Bainotti (avv. Giancarlo Maero), Bartolomeo Forgia di Villafranca (proprietario della Framet, ditta di demolizione di veicoli, con l'avv. torinese Mario Gebbia), e gli agricoltori Alberto Michele Boeris di Revello (avv. Marco Camisassi) e Alessio Maccagno di Villanova Solaro (legale Luca Martino). Sono accusati di discarica illegale e avvelenamento volontario di acque pubbliche, proprio attraverso l'interramento del car-fluff, vale a dire il materiale che rimane dopo la demolizione delle autovetture. Il 17 dicembre sarà sentito il consulente delle difese, Roberto Chiono: sostiene che non vi fu inquinamento delle falde acquifere.
30/11/2012 - 09:01