Il consiglio giudiziario piemontese, pur pronunciandosi a favore dello schema di riforma della geografia giudiziaria approvato il 6 luglio dal Governo, si è dichiarato contrario alla soppressione del Tribunale di Pinerolo, e annessa Procura. A detta dell'organo locale di autogoverno dei magistrati, competente su tutto il distretto della Corte d'Appello di Torino (che comprende Piemonte e Valle d'Aosta), una decisione di questo tipo sarebbe in contrasto con i principi della legge delega.
Un'ottima notizia (la prima dopo oltre due settimane), che lascia ben sperare sul futuro degli uffici giudiziari del nostro territorio, per i quali si stanno battendo, compatti e fuori dagli schieramenti, politici, amministratori e magistrati.
Alfredo Merlo, presidente dell'Ordine degli avvocati di Pinerolo: «L'iniziativa dell'On. Giulia Bongiorno, nella sua veste di Presidente della Commissione Giustizia della Camera, di interpellare i Consigli Giudiziari appare sacrosanta. Ascoltare chi ha il polso della situazione significa prendere atto della realtà degli Uffici Giudiziari al di là persino delle cifre, che non tutti leggono con attenzione e, soprattutto, comparando le varie sedi. I Colleghi Avvocati, che rappresentano la nostra categoria all'interno del Consiglio Giudiziario, hanno evidenziato da un lato l'importanza strategica ed operativa e dall'altro lato l'oggettiva efficienza degli Uffici Giudiziari pinerolesi, nonchè il fatto che la loro soppressione costituirebbe un tradimento della Legge Delega. Evidentemente anche i Magistrati all'interno dell'organo di autogoverno hanno condiviso tali constatazioni e considerazioni. Come Presidente dell'Ordine locale li ringrazio, confermando l'impegno del Consiglio a non mollare nella difesa del Tribunale e della Procura di Pinerolo affinchè non vengano soppressi».