Continuano a fioccare le reazioni all'accorpamento derl Tribunale di Pinerolo con quello di Torino. Elvio Fassone, senatore: «Lo schema di decreto licenziato ieri in Consiglio dei ministri andrà in Parlamento per un parere (obbligatorio ma non vincolante) delle Commissioni giustizia di Camera e Senato: in quella sede si dovrà far valere la legge 155 del '99, mirata al decongestionamento dei Tribunali "metropolitani": Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo. Questa legge è un dato tecnico, oggettivo e molto solido». La 155 del maggio '99, col decreto legislativo n. 491 del 3 dicembre '99 che l'ha attuata, faceva chiaro riferimento alla necessità di alleggerire il carico di quei cinque grandi tribunali, ridefinendo (se necessario) anche i territori di competenza dei tribunali submetropolitani. In quell'occasione infatti Pinerolo allargò la propria competenza a Bruino, Candiolo, Orbassano, Piossasco e Sangano. Fassone: «Ora tutto tornerebbe su Torino che avrebbe giurisdizione su comuni distanti 100 km: in Italia sarebbe un caso unico». Teniamo conto che la scure Severino ha salvato tutti i tribunali submetropolitani d'Italia (da Busto Arsizio a Termini Imertese, passando per Civitavecchia e Tivoli): tranne Pinerolo.
Luca Tumminello, Circolo di Sinistra ecologia Libertà di Pinerolo: «Con estremo rammarico apprendiamo della scelta fatta dal governo nel quadro dei tagli della spesa (cosidetta Spending Review), di chiudere gli uffici giudiziari della Città di Pinerolo. Riteniamo che una simile operazione privi la città ed il territorio pinerolese di un servizio fondamentale e che come evidezia l'Anm di Pinerolo è in contrasto con il principio di economia, poichè il Ministero ha già finanziato parte dell'ampliamento. Rimane quindi, negativo il giudizio sull'operato dell'attuale governo, forte con i piccoli a partire dalla riforma "Salva Italia" e piccolo con i forti (poteri), per tale motivo sin d'ora opereremo in tutte le sedi per evitare che si arrivi a questa dolorosissima soppressione».