Canile di Bibiana: «mai come quest'anno siamo stati testimoni di tanti abbandoni crudeli e feroci»

BIBIANA - «Mai come quest'anno siamo stati testimoni di così tanti abbandoni crudeli e feroci: cuccioli con poche ore di vita, con handicap gravi, animali vecchi e malati».
La dichiarazione è di Graziella Avondetto, responsabile del canile di Bibiana, una struttura diventata importante punto di riferimento per tutto il Pinerolese.
Lo scorso anno il canile bibianese ha ospitato circa 500 cani, circa la metà dei quali provenienti dai Comuni della Comunità montana del Pinerolese e di alcuni della pianura; di questi, soltanto il 50 per cento è risultato avere il tatuaggio o il microchip e quindi è stato possibile restituirli al proprietario, mentre l'altro 50 per cento è passato in "rifugio" in attesa di adozione. Sono stati ospitati anche animali provenienti da situazioni disastrose: canili lager, maltrattamenti ripetuti, vittime dell'alluvione in Toscana…
Aggiunge Graziella Avondetto: «Siamo convinti che il canile debba essere soltanto un momento di passaggio, per cui abbiamo promosso una campagna di incentivazione delle adozioni: chi prende un cane da noi lo trova vaccinato, microcippato, se femmina sterilizzata; inoltre alla famiglia che adotta offriamo una visita annuale del cane presso un nostro veterinario di fiducia, la possibilità di due lezioni di addestramento all'obbedienza tenute da un istruttore cinofilo, l'ospitalità dell'animale in canile quando i padroni sono in vacanza, la garanzia di riprenderci il cane per sopraggiunti gravi motivi di salute o famigliari».� (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino