Boom di maestri di sci: 840 gli accreditati nella "Via Lattea"
La nuova stagione sciistica è ai blocchi di partenza: l'industria della neve riaprirà i battenti in Vialattea il 7 dicembre e un esercito di 840 maestri di sci, operativi in alta Valle Susa e alta Val Chisone, si appresta a tornare al lavoro. Ma anche in questo settore è tempo di recessione. Sono tanti, quasi mille, per un bacino di utenza che non è cresciuto proporzionalmente (almeno negli ultimi anni) e che vede i flussi turistici sempre più concentrati tra Natale e l'Epifania. Molti interrogativi insistono sul futuro della professione: decuplicate in pochi anni le scuole e gli sci club della Valle, il mercato è fortemente pressato dalla concorrenza e dalla recessione; non bastano, così, promozioni e sconti a far crescere la clientela («Se il bacino d'utenza non si allarga, di questo passo avremo più maestri che clienti» dice il direttore tecnico dello sci club Sestriere Maurizio Poncet). Con questi chiari di luna, tra contratti a ore o a forfait, stagionali o saltuari, per i maestri di sci della Valle Susa non è scontato trovare lavoro per l'intera stagione. Per molti, così, il vicino mercato francese offre uno sbocco in più. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino