Non facciamoci male da soli
Accadde oltre trent'anni fa con l'alluvione del 1977, accade oggi e sembra che quasi mezzo secolo di avversità atmosferiche - parliamo della pioggia caduta in poche ore in gran quantità - non ci abbia insegnato nulla. Eppure, allora come oggi, l'annotazione ricorrente è sempre la stessa: manca l'ordinaria manutenzione (discorso a parte meriterebbe la cementificazione di alcune zone collinari). Da parte di tutti e non solo degli enti locali (Provincia e Comuni).
Non si spiegherebbe altrimenti cosa è accaduto in questi giorni in alcune zone del Pinerolese, città compresa. Se tombini pubblici erano pressoché intasati da erbacce e detriti vari, ci sono anche decine di "bealere" lasciate in uno stato di pressoché totale abbandono. Ci raccontano di canali ostruiti negli ultimi anni da piccoli terrapieni onde permettere il transito di veicoli da lavoro o soltanto autovetture. Lavori abusivi che sono la concausa di danni ingenti riscontrati in alcune zone.
In aggiunta a tutto questo un certo rallentamento di lavori pubblici decisi dopo l'alluvione di due anni fa. In alcuni casi gli arbusti cresciuti nelle "isole" che si sono formate lungo i corsi d'acqua sono rimasti al loro posto. I tecnici ci hanno detto - due anni fa - che occorreva rimuoverli. Ma nessuno ha provveduto.
Qualche volta viene il dubbio che vogliamo proprio farci del male da soli. Lamentandoci, poi, di avere male!
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Paola Molino