La scuola degli amministratori
Non ci si improvvisa amministratori pubblici, sindaci, o consiglieri o presidenti di Comunità montane che sia. O almeno così dovrebbe essere. Occorre formarsi, conoscere il proprio territorio e la società più ampia in cui si agisce. Bisogna costruire idee innovative e saperle supportare, con forza, equilibrio e lungimiranza.
Non basta essere come bravi padri di famiglia per governare bene un territorio. Ci vuole altro. Perché ci sono politiche che portano sviluppo in un'area, governano i cambiamenti, reinventano un destino; altre che accompagnano lentamente all'oblio, che favoriscono il declino, in nome di una rassegnazione che prima di tutto attanaglia chi invece dovrebbe avere la funzione di motore propulsivo, fabbrica di idee. Altrimenti, perché ci si candida a governare?
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino