Buonanno, Gianluca

La coerenza per molti è un otpional. La fedeltà ai principi enunciati ormai lascia il tempo che trova. Accade un po' in tutti i settori ma nella politica è una comune costante.
Così in Piemonte, con il presidente Cota che punta al taglio dei costi della politica, forse solo pochi si sono accorti di uno dei personaggi che siede a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale. Si tratta di Gianluca Buonanno, 44 anni, personaggio da una parte coraggioso ma anche un po' estemporaneo. Dicono le cronache che due anni fa, in qualità di sindaco di Varallo Sesia, ha inventato la dieta a premi pagata da uno sponsor offrendo compensi in denaro a chi dimagriva; ovviamente l'offerta era rivolta ai cittadini con problemi di peso. Idea indubbiamente originale.
Ma l'originalità di questo Gianluca è un'altra: seppure ancora nel pieno delle energie (ha appena 44 anni compiuti il 15 maggio) riesce ad essere contemporaneamente parlamentare, sindaco di Varallo Sesia, vice-sindaco di Borgosesia (ma come fa la legge a consentire il doppio incarico in due Comuni?) e consigliere regionale. Un po' troppo. Tant'è che un gruppo di parlamentari dell'opposizione ha denunciato quest'evidente incompatibilità (ma chiamati in causa ci sono anche Cota ed il suo vice, Rosso, entrambi in Regione e in Parlamento) che è caduta un po' nel vuoto.
Probabilmente Gianluca percepirà soltanto gli emolumenti di parlamentare e non degli altri tre incarichi ma come fa a svolgere la sua attività politica con una sovraesposizione così evidente in quattro diverse istituzioni?
Per questo sembra un po' sopra le righe quanto un altro consigliere del centrodestra ha dichiarato pochi giorni fa, dopo che la Regione ha deciso (finalmente) di concedere agli ex-consiglieri solo un'annualità di Tfr alla scadenza del mandato. Cosa ha scritto il consigliere Vignale? «Quello di oggi è un voto atteso che ridà al Consiglio ed alla politica regionale rispetto e dignità, persi in un quinquennio spudorato».
Già, ma come la mettiamo con Gianluca? Buonanno!