Il gallerista di Torre Pellice traccia un bilancio dopo Artissima
Un po' a sorpresa, visto il clima di sfiducia imperante adesso, l'arte va. Attrae visitatori, genera curiosità e alimenta desideri. Quello che però stupisce, soprattutto in questi tempi di crisi, è che oltre a scatenare l'immaginario convince e fa breccia anche in chi può spendere e acquistare. Non solo tra i grandi collezionisti, ma anche tra chi ha pretese e disponibilità meno altisonanti.
A certificare questa possibile inversione di tendenza del mercato sono Artissima e Paratissima, che con le molte e frequentatissime manifestazioni collaterali tenutesi nello scorso fine settimana a Torino hanno portato una ventata di ottimismo.� (approfondimenti nell'edizione in edicola)