Ormai non si contano quasi più i furti - tra colpi andati a segno e tentativi a vuoto - nei capannoni della zona industriale Porporata. L'ultimo episodio risale alla notte tra giovedì 2 e venerdì 3 giugno, ma questa volta è stato sventato dai Carabinieri.
«A novembre compio 80 anni e… apro il mio primo negozio». Non è uno scherzo. Francesco Gargano, pensionato Beloit, tre figli e l'estro da gran lavoratore, ha inaugurato venerdì scorso la sua attività in corso Torino, zona S. Lazzaro.
Tour de France, lavori in corso… Da un lato c'è l'elemento immateriale della partecipazione che scaturirà ben oltre i confini di Pinerolo, senza per questo limitare un'adesione locale che a vario titolo costituisce un fondamentale elemento base, non solo all'insegna del campanilismo. Quindi lo sforzo organizzativo, un quotidiano dietro le quinte fatto di tanti tasselli da mettere a posto per ospitare nel migliore dei modi l'evento.
Lo ricorderemo come un incidente che non ha provocato vittime, il crollo del cornicione su via Battisti che, sabato 21, ha messo a nudo il degrado di Palazzo Vittone. Nessuno si è fatto male ma, sospiri di sollievo a parte, va preso molto sul serio il presidente di Italia nostra Bessone quando spara a zero sullo stato comatoso in cui versano alcuni edifici storici.
«Ho visto un gran polverone e, appena dissolto, due ragazzi che affrettavano il passo, visibilmente scossi». Claudio M., che nella notte di sabato 21 (era da poco passata l'una) stava percorrendo via Battisti in direzione centro, sul momento non si è reso conto di quanto stava accadendo. «Dopo aver parcheggiato di fronte al vecchio Ufficio postale ho alzato gli occhi alla mia sinistra: aveva ceduto, e per un buon tratto, il cornicione tra i numeri civici 2 e 4».
«Chiederemo il proscioglimento in fase di udienza preliminare: a nostro avviso mancano gli elementi per un rinvio a giudizio. In alternativa andremo a dibattimento». Così l'avv. Mirella Bertolino, uno dei legali del pool (coordinato dal prof. Mauro Ronco e composto anche dagli avv. Cristina Botto e Davide Richetta) chiamato a difendere Francesca Pamfili, Elisa Griotti e Stefania Di Maria, le titolari del nido "Nel Paese delle meraviglie", indagate per maltrattamenti nei confronti dei piccoli ospiti della struttura.
«Vergogna, vergogna, vergogna, non si fa così», il rimprovero, urlato per tre volte da Eugenio Buttiero contro il suo avversario, ha segnato uno dei momenti più incandescenti del confronto tra i due pretendenti alla poltrona di sindaco. Tutto è nato da una domanda sulle polemiche sorte dopo il crollo di un grosso pezzo di cornicione di Palazzo Vittone, episodio in cui si è sfiorata la tragedia.
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