A Candiolo è polemica per una serie di alberi abbattuti

A Candiolo è polemica per una serie di alberi abbattuti
Martedì 26 Marzo 2024 - 10:17

La scelta di abbattere i pini marittimi nel giardino di via Trento, all'angolo con via Calvi, e i tigli nel cuore del concentrico, ha causato a Candiolo numerose proteste. A proposito delle quali il sindaco Stefano Boccardo ha così dichiarato in Consiglio comunale: «Vorrei sottolineare alcuni aspetti: il primo è che le decisioni sono state prese dopo una ricognizione attenta da parte del responsabile dell'Ufficio Tecnico affiancato da un agronomo incaricato. Il secondo è quello della sicurezza, in particolare per i pini marittimi che, comunque, in questi giorni verranno sostituiti con nuove piante di una tipologia idonea al luogo. L'altro aspetto è quello della riqualificazione della piazza centrale con la sostituzioni di alberi che, sempre secondo la relazione dell'agronomo incaricato, erano malati e ritenuti a fine ciclo vita: hanno preso un fungo che ha causato un processo irreversibile». Anche l'assessore Giovanni Di Tommaso ha sottolineato che «tutte le piante tagliate sono state sostituite: in piazza Sella, ad esempio, sono stati piantumati diciotto Pyrus calleryana», e Boccardo ha poi evidenziato che  la ditta incaricata dall'Ufficio Tecnico «ha fatto un ottimo lavoro di ripiantumazione nel giro di soli due giorni. In questi anni sono del resto state numerose le segnalazioni di piante malate, parzialmente cadute o morte: ci siamo sempre limitati ad interventi parziali, questa volta abbiamo scelto di fare una valutazione particolareggiata su tutto il territorio».

Alla richiesta della capogruppo di minoranza Roberta Ruggiero, che ha domandato se «in questi anni si fosse proceduto nel modo opportuno, con un lavoro di prevenzione, alla cura di questi alberi», il sindaco ha infine replicato che «i pini marittimi erano diventati pericolosi e non sono indicati per una zona limitrofa alle abitazioni come quelle in cui erano dimorati: l'unica prevenzione sarebbe stata quella di non metterli in quel luogo. Per gli altri si è trattato di una malattia irreversibile».

E' di questi giorni anche un comunicato dell'Amministrazione, che fa sapere: «Sempre nell’ottica della salvaguardia del verde, sul territorio comunale si è già provveduto alla piantumazione nella zona di Via Orbassano di settantatré giovani alberi famiglia alto fusto (acer campestre e prunus avium fl. plena) e settantatré cespugli/arbusti (Cornus mas. e cornus sang.). Inoltre, nel parcheggio di Via Giovanni XXIII, sono stati abbattuti cinque Pinus pinea (che hanno reso necessario anche il completo rifacimento del marciapiede e di tutto il manto stradale disconnesso dalle radici degli stessi) con contestuale messa a dimora di sei Liquidambar».

Federico Rabbia
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino