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Pinerolo: scoppia la contestazione per il Salone d'orientamento delle Forze Armate, dell'Ordine e del Volontariato all'istituto Prever

Pinerolo: scoppia la contestazione per il Salone d'orientamento delle Forze Armate, dell'Ordine e del Volontariato all'istituto Prever
Venerdì 19 Gennaio 2024 - 12:12

Sulle note dell'Inno di Mameli eseguito dalla Fanfara della Brigata Taurinense si è aperto questa mattina il Salone d'orientamento delle Forze Armate, dell'Ordine e del Volontariato organizzato dall'Istituto Prever di Pinerolo. Oltre 400 studenti iscritti volontariamente stanno seguendo in queste ore gli interventi dei rappresentanti di Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa. L'obiettivo dell'evento è chiaro, come ha esposto la dirigente scolastica Roberta Martino: «Far conoscere agli studenti delle classi quinte del Pinerolese i percorsi formativi e le attività da intraprendere dopo l'esame di maturità per entrare nelle Forze Armate, Ordine o Volontariato». Nessuna sfumatura politica, ma puro orientamento. 

Cgil e forze di Sinistra contestano

Gli intenti non sono stati apprezzati dal sindacato FLC Cgil (Federazione Lavoratori della Conoscenza), Alp Cub Associazione Lavoratori Pinerolesi e forze della sinistra radicale cittadina, che alle 8 di questa mattina si sono trovati davanti ai cancelli dell'istituto per contestare l'evento e distribuire volantini agli studenti in entrata. Nette le prese di posizione contro il Salone: «Perché preoccuparsi di questa e simili iniziative di orientamento e di pubblicizzazione dei valori della difesa, dell’ordine, dell’appartenenza alla patria, in costante crescita nei differenti ordini di scuole? La ragione ci sembra piuttosto evidente: perché rischiano di tradursi, e spesso infatti si traducono, in propaganda militarista e bellicista, in una sorta di “operazione simpatia” che disegna le forze dell’ordine e gli eserciti come giusti e belli, indipendentemente dalle circostanze e dalle modalità con le quali vengono utilizzate nella vita sociale e nella storia nazionale e mondiale» E continuano: «Riteniamo  che simili manifestazioni debbano essere rigorosamente evitate quando si rivolgono a persone che non possono capire e valutare a causa dell’età, e possono veicolare una cultura del conflitto e delle armi, naturalmente travestita con le migliori tecniche del marketing contemporaneo. La violenza non va giustificata né resa attraente, mai»

La dirigente: «Prenderemo provvedimenti per tutelare il nome della scuola»

La presa di posizione dei sindacati ha stupito la dirigente scolastica Martino: «Da diverso tempo organizziamo il Salone, ma solo quest'anno è scoppiata la polemica, sono amareggiata». A stretto giro dopo l'uscita della Cgil anche la scuola ha emanato un comunicato di risposta: «Appare gravissimo ed inaccettabile questo attacco. È anche incomprensibile: pare difficile capacitarsi della correlazione tra un evento orientativo ed un’istigazione alla guerra, alla violenza, allo sposare miti bellici. Come potrebbe instillare negli studenti simili concetti un Istituto che quotidianamente porta avanti progetti didattici e formativi che fanno dell’inclusione, della legalità, del rispetto, della beneficienza la loro mission?». In conclusione la dirigente Martino dichiara che: «Se il comunicato di Cgil non verrà disconosciuto sarò costretta a prendere provvedimenti nelle dovute sedi per tutelare il nome della scuola». 

Il sindacato di Polizia Fsp difende il Salone: «Per la Cgil non siamo lavoratori ma assassini» 

A dare man forte alla dirigente Martino e alla scuola è anche il sindacato di Polizia Fsp, attraverso il Segretario Provinciale di Torino Luca Pantanella, tra i relatori del Salone: «Oggi la Cgil ha perso una grande occasione per schierarsi dalla parte di chi tutela la sicurezza dei cittadini e la Democrazia. La stessa Democrazia che ha consentito loro di poter manifestare davanti ai cancelli della scuola. Purtroppo hanno dimostrato di odiare chiunque indossi una divisa e pertanto chi rappresenta lo Stato, dimenticandosi che chi ha la divisa è comunque un lavoratore e quindi per la Cgil noi non siamo lavoratori». Pantanella continua e precisa: «Ci dispiace in una giornata di orientamento, dove sono presenti anche le Forze dell'Ordine, Protezione Civile e Croce Rossa, essere appellati ad assassini da chi rappresenta un importante sindacato. Ci auguriamo che i cittadini e gli studenti prendano le distanza da chi preferisce l'anarchia. Nel corso degli anni le Forze Armate e dell'Ordine hanno dato un importante contributo in termini di vite umane combattendo proprio contri chi non voleva la democrazia e contro chi voleva sovvertire l'ordine dello Stato». 

Sulla vicenda è intervenuto anche l'onorevole leghista Alessandro Benvenuto che ha espresso: «Solidarietà alla dirigente scolastica e agli studenti Immaginare, anche solo lontanamente, che il progetto formativo in questione sia un incitamento alla guerra o alla violenza ha dell’assurdo. In un momento storico dove ci sono nel mondo scenari reali di guerra non si può nemmeno per scherzo dire tali assurdità»

 

Nonostante il volantinaggio il Salone è iniziato senza ritardi e sta proseguendo secondo la scaletta. 

 

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Paola Molino

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