Pinerolo: lasciò la casa sociale a pezzi, adesso la rivuole

Pinerolo: lasciò la casa sociale a pezzi, adesso la rivuole
Giovedì 17 Novembre 2016 - 15:58

Per quasi 5 anni il Comune di Pinerolo le garantì un alloggio a Torino, pagando un affitto mensile di ben 825 euro. Un aiuto concreto, insieme a un'auto per spostarsi, nella speranza che potesse trovare un lavoro e garantire una vita dignitosa ai propri figli. Nel 2015 la donna lasciò la casa, dopo un contenzioso aperto dall'amministrazione dell'ex sindaco Buttiero spinto anche dalle proteste dell'opposizione per un trattamento ritenuto anomalo. Poco dopo però arrivò in Municipio una richiesta danni per 24.100 euro dei proprietari dell'appartamento in questione, la famiglia della donna che intanto si era trasferita a Napoli, avevano lasciato l'immobile in pessimo stato: arredi del bagno sfasciati, pezzi di arredamento asportati. Dopo una breve trattativa l'amministrazione attuale chiuse il contenziono sborsando 9.200 euro. Nei giorni scorsi la donna di ritorno dalla Campania si è presentata in Comune chiedendo di riavere una casa e un lavoro. «Segua le procedure per ottenere la casa e se vuole, nell'immediato,  può usufrire con i suoi figli di una sistemazione in una casa famiglia» è stata la risposta dell'Ufficio casa. Una risposta che evidentemente non è piaciuta e così la donna questa mattina ha inscenato una protesta davanti al Municipio, con tanto di cartellone con su scritto: «Vogliamo un lavoro e una casa che è un diritto e non un privilegio».

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino