None: all'Indesit per 310 lavoratori non resta che la cassa integrazione

Il 95 per cento dei lavoratori dell'Indesit Company di None ha detto sì all'accordo siglato, mercoledì 10 ottobre a Roma, al ministero dell'Economia, tra azienda, sindacati ed enti locali. Il referendum si è tenuto il venerdì successivo e vi hanno partecipato 212 degli oltre 400 effettivi. Un mix di prospettive di nuovo lavoro e incentivi fino a 30.000 euro per lasciare il sito hanno dunque convinto i lavoratori ad accettare quello che ormai sembrava a tutti inevitabile: la delocalizzazione, in Polonia, della produzione.
«L'accordo - evidenzia il segretario torinese della Uilm, Dario Basso ed Enrico Tron della Fim-Cisl - è il migliore che potevamo raggiungere in questa situazione: la sua efficacia andrà però valutata nel tempo». (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino