Chiabrando: «Ho lasciato, ma non fuggo»

Intervista all'ex-presidente della Coldiretti della Provincia di Torino

Riccardo Chiabrando, pinerolese, titolare con il fratello dell'azienda Castagnè Gros, frutticoltore di primo piano, non ha perso né entusiasmo né idee per promuovere l'imprenditoria agricola del territorio, nonostante da una decina di giorni non sia più presidente provinciale della Coldiretti.
Un solo mandato (quattro anni) rispetto ai 20 e più anni di presidenza di Gottero, non è forse un po' poco?
«Fare il presidente di una provincia agricola come Torino ti assorbe dalla mattina alla sera, sette giorni su sette. Con un'azienda di 80 ettari di piante da frutto da condurre, significa scaricare tutto il lavoro su chi resta a casa. Sono stati proprio i miei figli a chiedermi di rallentare gli impegni, al fine di poter seguire di più l'azienda di famiglia. La mia comunque non è una fuga. Con altri tre imprenditori agricoli rappresento il Pinerolese nel Consiglio provinciale e mantengo anche la disponibilità di rimanere nel direttivo». (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino