Scemi sul colle

Vandalismi a S. Maurizio di Pinerolo

Grazie a te ho scoperto l'amore. Angelo mio ti amo. Eliana S… ti amo. Abbasso l'Italia, evviva il mondo. Lady Gagà. Alessia, ti amo tanto.
Sono queste alcune delle centinaia di frasi incise nella pietra, scritte con pennarelli indelebili sui muretti delle balaustre o con mattoncini rossi che caratterizzano, ahimé, tutto il piazzale del santuario di S. Maurizio a Pinerolo. Proprio quel colle che è caro a tutti i pinerolesi, dove si giura o si giurava eterno amore tra adolescenti e non. Solo che c'è il tempo per le dichiarazioni d'amore ed il tempo della più insulsa stupidità, nella totale mancanza di rispetto delle cose che non ci appartengono.
Così il più scemo di tutti, probabilmente una notte di pochi giorni fa, è salito al colle e sul piazzale, davanti al santuario, ha composto una scritta di sei metri per sei: «Voglio credere per sempre a questo…». Seguono iniziali di altre parole che solo l'autore può comprendere.
Adesso basta. Tolleranza zero con questi impiastricciatori di pietre e di muri di case appena ritinteggiate. Non si può stare inermi a vedere il vandalo che passa e far finta di niente. Telecamere a S. Maurizio? Purtroppo è l'ultima ratio. I costi cadranno sul Comune e non appare giusto. Ma manca il rispetto degli altri.
Un consiglio ed un invito: se anche siete innamorati non lasciate tracce indelebili sui muri e sulle pietre. Non è amore. È solo vandalismo.

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Paola Molino