Anziani tra gli scaffali alla ricerca del fresco

Un tempo si andava alla ricerca dei viali alberati o del pergolato fuori dall’osteria. Oggi del centro commerciale con l'aria condizionata, le poltroncine e - perché no? - il gelato.
Anziani d'estate alla ricerca di fresco.
«Veniamo qui sovente - confermano i coniugi Di Bella, piossaschesi incontrati al centro "Le due valli" di Pinerolo -. Talvolta da soli, altre volte con i nipotini, stiamo un po' al fresco e abbiamo tutte le comodità che si possono desiderare. Intendiamoci, non siamo qui "a sbafo": consumiamo sempre qualcosa, facciamo anche la spesa. E poi cambiamo centro commerciale: talvolta andiamo a Beinasco, altre volte alle Gru…».
Seduti sulle loro poltroncine verdi, i signori ci fanno notare la comodità di avere a portata di mano dei servizi igienici: «Le persone anziane ne hanno spesso bisogno, ma nei nostri paesi molte volte non ci sono neppure».
La lotta alla canicola combattuta al centro commerciale sta diventando un'abitudine: «Ma riguarda solo le persone più fortunate - fa notare Graziella Rossi, primario di Geriatria all’ospedale E. Agnelli di Pinerolo -. Sono anziani ancora in grado di spostarsi, di guidare l'automobile. La maggior parte, invece, non ha questo privilegio. Sono soli in casa, magari soffrono di qualche patologia invalidante e non possono permettersi l'aria condizionata».
Facile o meno, la visita rinfrescante al grande magazzino è addirittura consigliata dalle Amministrazioni comunali. Lo scorso anno il Comune di Rivalta, particolarmente sensibile alle problematiche della terza età, istituì una convenzione con i centri commerciali "Soledoro" e "Carrefour" di Gerbole per l’allestimento di "oasi" di refrigerio riservate ai meno giovani.
Ma dal punto di vista medico non esistono controindicazioni? «Gli shock termici sono sempre da evitare - evidenzia la d.ssa Rossi -. È sconsigliabile passare la giornata in un luogo dove temperatura e tasso di umidità sono bassissimi e poi rientrare a casa dove ci sono 30 gradi e non si respira. Meglio optare per un luogo in cui la temperatura è leggermente più bassa, ma non in modo esasperato».
Preferibili, quindi, le zone all'aperto ombreggiate. Riservando adeguata attenzione all'idratazione: indispensabile bere almeno un litro e mezzo al giorno. «Inoltre - aggiunge la geriatra - ad una certa età la percezione della temperatura non è più esatta, si ha cioè una "dispercezione". Molti soggetti hanno freddo nei luoghi caldi o viceversa. Ecco perché è bene consultare il medico curante prima di cambiare radicalmente ambiente».
Dello stesso parere il dottor Valter Faure Rolland, dirigente alla Medicina legale: «Personalmente sono contrario, come filosofia di vita, a modificare il proprio ambiente e la sua temperatura. La case di una volta, con i muri spessi, erano forse la soluzione migliore per vivere bene: la coibentazione di oggi impedisce un regolare scambio di aria e modifica in modo non naturale le temperature. Occhio quindi agli sbalzi termici, soprattutto se si hanno problemi polmonari o cardio-vascolari».

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Paola Molino