Il macellaio come l'ultimo dei moicani

La città che cambia: ad Abbadia la storica via Nazionale sempre più desolata
Giovanni Ferro, da 35 anni al bancone del suo negozio: «Sono rimasto solo ma resisto»

Abbadia non ha più una periferia e un concentrico, un dritto e un rovescio, ma è una fetta di città con i suoi cinquemila abitanti. Il polo commerciale costeggia il quartiere, tra la circonvallazione e via Giustetto, occupando gran parte delle aree agricole dove, meno di 15 anni fa, ancora si faceva il fieno, dal maggengo all'ultimo taglio di fine estate.

Con i supermercati, Abbadia ha acquistato importanza sotto il profilo economico, ma ha perso soprattutto il suo aspetto agricolo: sono raddoppiati i condomini e le ville a schiera, la viabilità si è arricchita di rotonde, nuovi ingressi in tangenziale; le colline sono sempre più zone residenziali e i bus hanno portato nuovi e agili collegamenti con la città. Con il netto miglioramento dei servizi, c'è però un rovescio della medaglia per il centro storico che si è svuotato di tutte le botteghe d'un tempo. Ne è convinto il macellaio Giovanni Ferro, dal bancone dell'ultimo negozio di alimentari in piazza Ploto: «Un tempo, su questa piazza, c'era lavoro per altri quattro negozianti di frutta, verdura e rivendita di pane. Oggi, con la grande distribuzione sviluppatasi a pochi passi da qui, i dettaglianti hanno chiuso le serrande». Le quattro famiglie che vivevano del piccolo commercio si sono ritirate; stessa fine per gli altri quattro empori di Riaglietto, oltre allo storico panettiere. Ferro: «Oggi, con la tabaccheria sotto l'ala, sono rimasto l'unico negozio nel cuore vecchio di Abbadia: tutto il commercio si è spostato sulla piccola tangenziale». Voglia di mollare? Assolutamente no: «Il nostro lavoro è molto apprezzato, soprattutto dagli anziani che non hanno l'auto e non vanno a fare i loro acquisti nei supermercati. Sono sempre più numerose anche le persone che chiedono di farsi portare la spesa a casa, per impossibilità di muoversi». Il macellaio ammette l'impegno quotidiano, «a volte non è facile organizzarci con queste consegne, ma sappiamo che siamo gli ultimi a farlo ad Abbadia e diamo volentieri un servizio alla collettività». Giovanni Ferro e la moglie Gemma Roccia compongono una piccola impresa famigliare con i figli Davide e Monica. Sono commercianti nella ex-frazione da oltre 35 anni. «La realtà è ancora quella di un paese, pur così vicino è sempre lontano da Pinerolo, per abitudini e tradizioni».

Manuela Mié

(continua)
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